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Bonus veicoli sicuri: contributo per revisioni auto e moto

Circolari e News

Con il bonus veicoli sicuri, il governo promette un rimborso parziale per le spese sostenute per la revisione di auto e moto.

Introdotto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con il Decreto 24 settembre 2021, il bonus veicoli sicuri mira a compensare gli aumenti sulle tariffe delle revisioni dei veicoli a motore.

Sottoporre i veicoli alla revisione, sappiamo essere un obbligo previsto dall’articolo 80, comma 8, del Codice della Strada (Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n.285) che va rispettato, pena il pagamento di salate sanzioni.

Si tratta infatti di controlli regolari e obbligatori, da eseguire dopo 4 anni dalla prima immatricolazioni e successivamente ogni 2 anni e ha l’obiettivo di assicurare il buono stato dell’impianto elettrico e dei fari, del sistema frenante, della carrozzeria e delle emissioni inquinanti.

Attraverso la revisione auto e moto, si vuole quindi far sì che tutti i veicoli che circolano per le strade rispettino determinati requisiti di sicurezza.

Da qui il nome di questa nuova iniziativa ministeriale, bonus veicoli sicuri che si trova ora al giro di boa.

Restano infatti pochi giorni per poterlo richiedere, poiché il 31 marzo scadono le domande per il bonus veicoli sicuri 2022. Mentre, il bonus veicoli sicuri per il 2023 potrà essere richiesto a partire dal 3 aprile 2023.

A chi spetta il bonus veicoli sicuri?

Il bonus veicoli sicuri 2022 e 2023 spetta ai possessori di veicoli a motore che hanno eseguito la revisione del proprio mezzo, rispettivamente nel 2022 e nel 2023, anche se si prevede che ci sarà una proroga anche per il 2024.

Infatti, nello specifico, il bonus veicoli sicuri è destinato ai proprietari di autoveicoli, moto, autocarri, minibus e minicar e sarà attivo per i 3 anni successivi all’introduzione del contributo stesso.

I requisiti per poter richiedere il bonus veicoli sicuri sono relativi sia al veicolo sia al proprietario. Nel dettaglio, i veicoli a motore dovranno rientrare in una delle seguenti casistiche:

  • autoveicoli fino a 35 quintali;
  • motoveicoli e ciclomotori;
  • minibus fino a 15 posti;
  • minicar (che rientrano nella categoria Ciclomotore se sotto i 50 cc, in Motoveicoli se di cilindrata superiore).

Mentre i requisiti in capo al proprietario del veicolo sono la necessità di disporre di un’identità digitale che consenta l’accesso alla piattaforma del Ministero (come ad esempio lo SPID) e di una casella email per le comunicazioni relative al contributo.

Va specificato che il contributo stabilito dal bonus veicoli sicuri potrà essere richiesto solo una volta per ciascun veicolo. Qualora l’auto o la moto fossero cointestati, la richiesta per ottenere il bonus dovrà essere presentata dal primo dei due comproprietari che è iscritto sulla carta di circolazione del veicolo.

Bonus veicoli sicuri: importo e come richiederlo?

Per quanto riguarda la portata del bonus, la Legge di Bilancio 2021 ha stanziato 4 milioni di euro per l’erogazione della misura nei 3 anni. In tal modo, al di sopra di tale cifra non verranno più erogati contributi.

L’importo del bonus veicoli sicuri è di 9,95 euro e corrisponde all’aumento delle tariffe delle revisioni che, a partire dal 1° novembre 2021, sono passate da 66,88 a 78,75 euro.

Il contributo è pagato dalla Motorizzazione Civile e può essere richiesto accedendo alla piattaforma dedicata.

Ricordiamo che, chi ha effettuato la revisione del proprio veicolo nel 2022 ha tempo per richiedere il bonus fino al 31 marzo 2023, grazie ad una proroga del termine originario che era fissato al 1° del mese.

Mentre dalle ore 9.00 del 3 aprile 2023 si potrà richiedere il contributo per le revisioni relative all’anno in corso.

L’accesso alla piattaforma potrà essere effettuato tramite il proprio SPID, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Successivamente all’accesso si compilerà il modulo previsto sulla piattaforma e si dovrà allegare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti:

  • il numero di targa del veicolo:
  • la data della revisione;
  • il codice IBAN per l’accredito del contributo;
  • il cognome e nome dell’intestatario (o cointestatario) del conto, che deve coincidere con il richiedente del bonus (o con la denominazione sociale in caso di società);
  • un indirizzo email di contatto.

Fatto ciò la procedura è terminata e si riceverà il rimborso direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente.