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Decreto Agrisolare: contributi per ridurre i costi delle PMI

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Con i nuovi i nuovi contributi a fondo perduto del Decreto Agrisolare, il settore agricolo, zootecnico e agroindustriale italiano riceve un incentivo significativo per promuovere l’uso di energie rinnovabili e ridurre i costi di produzione.

Con il Decreto del 19 aprile 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.152 del 01.07.2023, il governo italiano ha istituito il programma “Agrisolare” per sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici ad uso produttivo in questi settori.

Tale programma prevede finanziamenti a fondo perduto fino all’80% della spesa totale e rappresenta un significativo incremento rispetto ai precedenti provvedimenti.

Il Decreto Agrisolare, firmato dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, è stato recentemente autorizzato dalla Commissione europea il 22.06.2023, come comunicato stampa del MASAF.

Questo decreto è parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”. La Commissione Europea ha accolto positivamente questa iniziativa, riconoscendo il suo contributo alla competitività del settore agricolo e alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Decreto Agrisolare: gli obiettivi

L’obiettivo principale del Decreto Agrisolare è promuovere l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili mediante l’utilizzo di fabbricati esistenti, senza richiedere ulteriori consumi di suolo.

Questa iniziativa mira a:

  • favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili;
  • migliorare la competitività e la sostenibilità del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale;
  • ridurre i costi di produzione.

Tale iniziativa parte dalla constatazione che, attualmente, le spese per l’approvvigionamento energetico rappresentano oltre il 20% dei costi variabili sostenuti dalle aziende di questi settori, rendendo l’incentivo Agrisolare particolarmente rilevante.

Quali sono le novità del Decreto Agrisolare?

Il Decreto Agrisolare introduce alcune importanti novità rispetto al passato.

La potenza massima installabile degli impianti fotovoltaici è stata raddoppiata, passando da 500 kW/p a 1.000 kW/p.

Inoltre, sono state raddoppiate anche le spese ammissibili per accumulatori e dispositivi di ricarica, consentendo agli imprenditori di beneficiare di finanziamenti fino a 100.000 euro per gli accumulatori e fino a 30.000 euro per i dispositivi di ricarica.

Infine, la spesa massima ammissibile per beneficiario è stata anch’essa raddoppiata, passando da 1.000.000,00 euro a 2.330.000,00 euro, incluse le spese accessorie come la rimozione dell’amianto.

Soggetti beneficiari e tipologie di contributi previsti dal Decreto Agrisolare

Il finanziamento previsto dal Decreto Agrisolare prevede che il 40% delle risorse sia destinato al finanziamento di progetti realizzati nelle regioni dell’Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Inoltre, è importante sottolineare che gli aiuti agli investimenti sono concessi solo per la realizzazione di nuovi impianti e non vengono erogati dopo l’entrata in attività dell’impianto. Questa disposizione incoraggia l’adozione di tecnologie all’avanguardia e l’implementazione di soluzioni energetiche sostenibili.

Tipologie di contributi

Le tipologie di contributi previsti dal Decreto sono suddivise in base alle attività svolte dalle imprese e alle modalità di utilizzo dell’energia prodotta.

  • Le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale possono beneficiare di un contributo a fondo perduto fino all’80% per l’installazione di impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo, incluso il nuovo concetto di “autoconsumo condiviso”. La dotazione finanziaria per questa categoria ammonta a circa 700 milioni di euro.
  • Le imprese di trasformazione di prodotti agricoli, oltre a poter usufruire di un contributo a fondo perduto fino all’80%, hanno anche la possibilità di vendere l’energia prodotta sul mercato senza vincoli di autoconsumo. La dotazione finanziaria destinata a questa categoria è di circa 150 milioni di euro.
  • Le imprese agricole di produzione primaria possono ottenere un contributo a fondo perduto del 30% (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e anch’esse hanno la possibilità di vendere l’energia prodotta sul mercato senza vincoli di autoconsumo. La dotazione finanziaria per questa categoria ammonta a circa 75 milioni di euro.
  • Le imprese che effettuano la trasformazione di attività agricole in non agricole possono beneficiare di un contributo a fondo perduto del 30% (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e hanno anche la possibilità di vendere l’energia prodotta sul mercato senza vincoli di autoconsumo.

I soggetti beneficiari del programma Agrisolare devono realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data di pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi al contributo.

Oltre all’installazione di impianti fotovoltaici, i progetti finanziabili nell’ambito del programma Agrisolare comprendono interventi di riqualificazione energetica delle strutture.

Questi interventi possono includere la rimozione e lo smaltimento dell’amianto o dell’eternit dai tetti, l’isolamento termico dei tetti e l’implementazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Tali interventi hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici e il benessere degli animali, contribuendo così a una gestione più sostenibile delle attività agricole.

Perché al Decreto Agrisolare ha raccolto consensi e approvazione?

Il programma Agrisolare rappresenta un’opportunità concreta per le piccole e medie imprese del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale di ridurre i costi di produzione e migliorare la sostenibilità delle proprie attività.

Infatti, l’accesso a finanziamenti a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici, insieme a interventi di riqualificazione energetica degli edifici, consentirà alle imprese di ridurre la dipendenza energetica dalle fonti non rinnovabili, contribuendo al contempo alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

L’iniziativa Agrisolare, promossa dal governo italiano e sostenuta dalla Commissione europea, rappresenta quindi un passo significativo verso una produzione agricola più sostenibile e competitiva, fornendo un contributo sostanziale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e transizione energetica del paese.