L’esonero contributivo 2023 rappresenta una tra le più recenti novità fiscali per i lavoratori. Infatti, grazie a tale esonero, i dipendenti potranno godere di alcuni aumenti in busta paga previsti – seppur temporaneamente – dal Documento di economia e finanza approvato lo scorso 11 aprile.
Tali nuovi aumenti in busta paga derivano quindi da un nuovo esonero contributivo per i redditi medio bassi che si aggiunge a quanto già previsto dal Decreto legge Aiuti bis 115/2022. Tale misura aveva infatti previsto un abbattimento dei contributi previdenziali pari a 1,2% a beneficio dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 35mila euro lordi. Inoltre, tale sgravio succedeva poi il precedente esonero pari allo 0,8% e rivolto agli stessi beneficiari previsto dalla Legge n. 234 del 2021.
Ad oggi, pertanto, si assiste a un nuovo intervento sul cuneo fiscale contributivo del valore di 3,4 miliardi di euro e che necessita di uno scostamento di bilancio per la sua attuazione. Approvato nel consiglio dei ministri dello scorso 1° maggio, il provvedimento vedrà un innalzamento dal 2 al 6% dell’esonero contributivo previsto per il 2023 a favore dei lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito fino a 35mila euro.
Tale esenzione contributiva è poi innalzata al 7% per i lavoratori dipendenti con un reddito annuale inferiore alle 25mila euro.
Preme far presente come, sebbene l’intervento sia favorevole in quanto volto ad incrementare le percentuali di esenzione contributiva, resta comunque una misura temporanea che riguarda le buste paga relative al periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2023.
Inoltre, in merito alla platea dei beneficiari, è bene ricordare che la riduzione del cuneo contributivo si applica a tutti i rapporti di lavoro dipendente, pubblico e privato, ma sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.
A quanto ammontava la riduzione contributiva nel 2022?
Prima del recente intervento di taglio del cuneo fiscale, il 2022 è stato caratterizzato da uno sconto del 1,2% a beneficio dei lavoratori dipendenti con stipendio annuo inferiore alle 25 mila euro.
Uno studio reso noto dalla UIL a giugno 2022 evidenziava l’impatto di tale intervento, mostrando come i relativi aumenti in busta paga non avrebbero superato le 25 euro per ciascuna mensilità. Infatti, con esclusione del rateo di tredicesima, gli aumenti in busta paga fino a dicembre 2022 sono stati grosso modo i seguenti:
- fino a 2.600 euro netti: 144 euro annui (24 € al mese);
- 500 euro netti: 102 euro annui (17 € al mese);
- 000 euro netti: 72 euro annui (12 € al mese).
Inoltre, in aggiunta allo sgravio del 1,2% sopra esposto, da gennaio 2022 è in vigore anche una riduzione contributiva dello 0,8% a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
Preme precisare che, in entrambi i casi, il taglio contributivo non comporta riduzioni dell’importo della pensione che resta a carico dello Stato.
Come impatterà il nuovo esonero contributivo 2023?
Come sappiamo, il taglio previsto dal disegno di legge finanziaria 2023 era incrementato al 3% e riguardava i lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori domestici) con retribuzione imponibile mensile di 1.538 euro (vale a dire 20mila euro annui).
Invece, la versione definitiva della Legge 197/2022 prevede che la percentuale di sconto del 3% abbia una soglia di accesso maggiore, fissata a 1.923 euro mensili (25mila euro annui). Inoltre conferma il taglio del 2% sui contributi già in vigore per la seconda parte del 2022 e dovuti sulle retribuzioni fino a 35mila euro annui (2.692 euro mensili).
In entrambi i casi va precisato che i limiti di importo mensile sono da intendersi comprensivi della maggiorazione del rateo di tredicesima per la competenza del mese di dicembre.
Pertanto, di seguito si evidenziano gli importi di sconto contributivo e la relativa maggiorazione in busta paga:
- redditi fino a 10mila euro: 0,8% da gennaio a giugno 2022 – 2% da luglio a dicembre 2022 – 3% nel 2023 –> 19,25 euro mensili – 231 euro l’anno
- reddito di 15 mila euro: 0,8% da gennaio a giugno 2022 – 2% da luglio a dicembre 2022 – 3% nel 2023 –> 28,88 euro mensili – 346,50 annui
- reddito di 20mila euro: 0,8% da gennaio a giugno 2022 – 2% da luglio a dicembre 2022 – 3% nel 2023 –> 32,92 euro mensili 395,08 annui
- reddito di 25mila euro: 0,8% da gennaio a giugno 2022 – 2% da luglio a dicembre 2022 – 3% nel 2023 –> 41,15 euro al mese, ovvero 493,85 annui
Infine, per i redditi oltre i 25mila euro e fino a 35mila euro si avrà lo 0,8% da gennaio a giugno 2022, il 2% da luglio a dicembre 2022 e il 2% nel 2023, con una sostanziale assenza di variazioni rispetto alle buste paga del 2022.