Nella seduta del 31 maggio, il Consiglio dei Ministri ha dato il via al nuovo fondo nazionale per il Made in Italy, un’importante iniziativa volta a sostenere e promuovere l’eccellenza dei prodotti italiani a livello internazionale.
Tale disegno di legge, approvato con procedura d’urgenza dal Consiglio dei Ministri, proviene da una proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e vuole rappresentare una significativa risorsa per valorizzare e tutelare le produzioni italiane. Il tutto, offrendo alle imprese nuove opportunità di crescita economica e consolidando la reputazione globale del marchio Made in Italy.
Infatti, oltre a sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali, a promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, patrimoniali e culturali italiane, tale misura mira anche alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani.
Negli ultimi anni, il settore del Made in Italy ha affrontato diverse sfide, come la crescente concorrenza dei prodotti contraffatti e le difficoltà di accesso ai mercati esteri. Pertanto, il nuovo fondo nazionale per il Made in Italy è stato concepito proprio per affrontare queste sfide, promuovendo la crescita delle imprese italiane e favorendo la diffusione dei prodotti italiani in tutto il mondo.
I principi alla base del fondo nazionale per il Made in Italy
Nel quadro del nuovo fondo nazionale per il Made in Italy, è stabilito che le misure di promozione e incentivazione siano attentamente pianificate in modo da essere coerenti con importanti principi.
In particolare, queste misure dovranno rispettare il principio di sostenibilità ambientale nella produzione, incoraggiando la transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione, senza compromettere le peculiari caratteristiche artigianali che contraddistinguono i prodotti italiani.
Inoltre, sarà fondamentale che le misure promuovano l’inclusione sociale, valorizzando il lavoro femminile e giovanile nel settore del Made in Italy. Questo significa creare opportunità di occupazione e sviluppo professionale per le donne e i giovani, contribuendo a una maggiore parità di genere e a una società più equa.
Infine, il principio di non discriminazione tra le imprese sarà garantito, assicurando che tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione o ubicazione geografica, abbiano pari accesso alle misure di promozione e incentivazione offerte dal fondo. Saranno adottate politiche trasparenti e basate sul merito, al fine di favorire la competitività e l’innovazione nel settore del Made in Italy, senza discriminazioni di sorta.
Tali principi costituiscono una solida base per la progettazione e l’attuazione delle misure del fondo nazionale per il Made in Italy, assicurando che l’eccellenza produttiva del settore sia accompagnata da valori di sostenibilità, inclusione sociale e uguaglianza di opportunità per tutte le imprese coinvolte.
Quali sono gli obiettivi del fondo nazionale per il Made in Italy?
Il fondo nazionale per il Made in Italy mira a raggiungere una serie di obiettivi chiave, suddivisi in vari ambiti d’intervento.
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Miglioramento della qualità e dell’innovazione dei prodotti
- Saranno promosse iniziative di ricerca e sviluppo tecnologico per favorire l’innovazione e l’adozione di nuove tecnologie all’interno delle imprese italiane;
- Saranno offerti incentivi finanziari per favorire l’introduzione di soluzioni sostenibili e per migliorare l’impatto ambientale dei processi produttivi;
- Verranno avviate attività di formazione e sviluppo delle competenze del personale, al fine di favorire l’acquisizione di nuove competenze tecnologiche. In questo contesto, viene istituito il Liceo del Made in Italy: un percorso finalizzato a promuovere le conoscenze e le abilità legate ai prodotti e alla tradizione italiana. La disciplina del percorso di studi sarà stabilita entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, e l’avvio del ciclo scolastico è previsto per l’anno 2024/2025.
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Promozione e marketing internazionale
- Saranno organizzate campagne pubblicitarie mirate per promuovere i prodotti italiani all’estero;
- Sarà incentivata la partecipazione delle imprese italiane a fiere internazionali, esposizioni e missioni commerciali, al fine di favorire l’incontro con potenziali acquirenti e partner;
- Verranno sviluppate piattaforme digitali per agevolare l’accesso ai mercati internazionali e migliorare la visibilità dei prodotti italiani online.
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Sostegno all’export e all’accesso ai mercati internazionali
- Saranno offerti incentivi finanziari per favorire l’export delle imprese italiane, agevolando la penetrazione di nuovi mercati e la diversificazione delle destinazioni di esportazione;
- Verranno forniti servizi di consulenza e supporto legale per facilitare l’accesso ai mercati internazionali e affrontare le eventuali barriere commerciali.
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Tutela del marchio Made in Italy
- Saranno intensificate le azioni per contrastare la contraffazione dei prodotti italiani, attraverso il potenziamento dei controlli e delle sanzioni per i contraffattori;
- Verranno promosse iniziative per garantire la tracciabilità dei prodotti italiani, certificandone l’origine e la qualità.
Oltre all’istituzione del Fondo nazionale per il Made in Italy, con una dotazione iniziale di un miliardo di euro, a decorrere dal 2024 ci sarà anche il rifinanziamento del c.d. “Voucher 3i” per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione e la rimodulazione di incentivi a sostegno dell’imprenditoria femminile e di determinati settori, come le filiere legno-arredo, fibre tessili naturali, ceramica, nautica da diporto.
Struttura e finanziamento del Fondo
Il fondo nazionale per il Made in Italy sarà finanziato attraverso una combinazione di risorse pubbliche e private. Il governo italiano ha destinato una cospicua dotazione finanziaria per avviare il fondo e garantirne il suo funzionamento iniziale, pari a un miliardo di euro.
Inoltre, si prevede che istituzioni finanziarie e investitori privati interessati a sostenere il settore del Made in Italy parteciperanno attivamente con finanziamenti e investimenti.
Il fondo sarà gestito da un’apposita struttura, dotata di competenze e conoscenze specifiche nel campo del commercio internazionale e della promozione dei prodotti italiani. Questa struttura avrà il compito di valutare e selezionare i progetti meritevoli di finanziamento, monitorarne l’attuazione e valutarne gli impatti economici.