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PMI della cultura: nuovi contributi a fondo perduto

Bandi e Finanziamenti Pubblici

A partire dall’11 maggio ed entro il 12 luglio 2023, le PMI della cultura potranno presentare le domande per accedere ai nuovi finanziamenti a fondo perduto.

Con avviso pubblico dell’12 aprile 2023, la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura a aperto la seconda tranche di finanziamenti a fondo perduto previsti per micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi.

L’obiettivo è promuovere l’innovazione e la progettazione ecocompatibile previsto nell’ambito del PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”.

In particolare, in risposta alla Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, il governo ha previsto un budget totale di 20 milioni di euro per questo secondo avviso pubblico, dedicato al Sub-Investimento 3.3.4 “Promuovere l’innovazione e l’eco-design inclusivo, anche in termini di economia circolare e orientare il pubblico verso comportamenti più responsabili nei confronti dell’ambiente e del clima”.

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a 75.000 euro.

Vediamo quindi quali sono le PMI della cultura interessate, quali ambiti di attività rientrano nei finanziamenti e come presentare la domanda di richiesta.

Quali PMI della cultura possono beneficiare del contributo?

Come anticipato in apertura, i contributi finanziari a fondo perduto oggetto dell’articolo hanno l’obiettivo di fornire supporto ai settori culturali e creativi. In particolare i soggetti beneficiari sono i seguenti:

  • le micro e piccole imprese, anche in forma di società di capitali o di persone, e le società cooperative di cui all’articolo 2511 del Codice civile;
  • le associazioni riconosciute e non riconosciute;
  • le fondazioni;
  • le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit;
  • gli Enti del Terzo settore di cui all’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 117/2017.

Un prerequisito per poter presentare la domanda di accesso ai contributi è di essere un soggetto già costituito alla data del 31 dicembre 2021.

Inoltre, tutti i soggetti intenzionati a partecipare all’iniziativa dovranno rispettare i parametri dimensionali relativi a micro e piccola impresa, inclusi i soggetti no profit.

Ambiti di attività e interventi delle PMI della cultura

Oltre a rientrare nella lista dei soggetti beneficiare sopra esposta, per poter accedere ai finanziamenti occorre che la domanda sia finalizzata alla realizzazione di attività, progetti o prodotti volti a contribuire all’azione per il clima, coniugando design e sostenibilità, orientando il pubblico verso comportamenti più responsabili nei confronti della natura e dell’ambiente.

Nello specifico, gli ambiti di attività nei quali devono operare le PMI della cultura per poter accedere ai contributi a fondo perduto sono i seguenti:

  • musica;
  • audiovisivo e radio (tra i quali film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • moda;
  • architettura e design;
  • arti visive (inclusa fotografia);
  • spettacolo dal vivo e festival;
  • patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
  • artigianato artistico;
  • editoria, libri e letteratura;
  • area interdisciplinare.

Tale ultimo punto si intende relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati.

Secondo quanto previsto dal Ministero della Cultura, gli interventi devono essere finalizzati a uno o più dei seguenti punti:

  • realizzazione di attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità. Tali realizzazioni possono anche essere orientate alla sensibilizzazione verso tematiche ambientali;
  • ideazione di strumenti e soluzioni per creare eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale;
  • pianificazione strategica, organizzativa e operativa finalizzata alla redazione e all’attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali. In tale punto rientrano altresì i programmi di efficientamento energetico;
  • creazione di prodotti culturali con un primario fattore educativo e didattico finalizzati alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente;
  • realizzazione di attività di sviluppo e sperimentazione, finalizzate all’ecodesign dei prodotti e al recupero, riuso e riciclo di prodotti.

Contributi alla cultura: come e quando presentare le richieste

L’avviso pubblico della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura prevede una finestra temporale per la presentazione delle proposte che è la seguente: a partire dalle ore 12:00 dell’11 maggio 2023 ed entro e non oltre le ore 18:00 del 12 luglio 2023.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente attraverso il sito di Invitalia che è il partner che offre supporto tecnico e operativo all’iniziativa. L’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa supporta infatti la Direzione Generale Creatività Contemporanea con il fine di assicurare l’efficace e la tempestiva attuazione degli interventi del PNRR.

Si fa presente che alla domanda online dovranno essere allegati i seguenti documenti:

  • statuto e atto costitutivo del richiedente;
  • dichiarazione sostitutiva atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti previsti;
  • scheda progetto redatta sulla base del modello allegato al modulo di domanda e contenente i dati richiesti;
  • dichiarazione sostitutiva atto di notorietà attestante i parametri fissati per la definizione di micro e piccola impresa;
  • dichiarazione sostitutiva atto di notorietà attestante la concessione o l’assenza di altri aiuti pubblici;
  • dichiarazione sostitutiva atto di notorietà attestante il non svolgimento delle attività escluse previste dall’avviso;
  • ultimo bilancio approvato, qualora disponibile, o situazione contabile aggiornata.

Le istanze pervenute attraverso il sito sopra citato saranno in via preliminare valutate in merito al rispetto dei requisiti di ammissibilità previsti dall’avviso pubblico. In un secondo momento saranno poi prese in esame, valutate e ammesse a finanziamento secondo una graduatoria di merito.

L’avviso pubblico invita i soggetti interessati a richiedere i contributi ad accedere alla sezione contatti del sito Invitalia ovvero a contattare il numero verde 848.886.886.