Il Reddito di Cittadinanza è da sempre oggetto di dibattito politico e, a partire da quest’anno, subirà profonde modifiche in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
Tale RDC rientra tra gli strumenti di welfare pensati per garantire un sussidio mensile ai meno abbienti che va di pari passo a un percorso di ricollocamento lavorativo.
Nonostante gli sforzi, appare ormai chiaro che la misura, così come applicata fino a oggi nel nostro Paese, non consente di raggiungere appieno gli obiettivi per cui è nata.
E tale consapevolezza ha fatto sì che la Manovra di inizio anno intervenisse in merito.
In particolare, per il 2023 non è prevista l’abolizione del Reddito di Cittadinanza. Pertanto anche a gennaio 2023 arrivano le ricariche delle card RdC e PdC (Reddito di cittadinanza e Pensione di Cittadinanza).
Tuttavia, la sopracitata Legge di Bilancio 2023 è intervenuta con una radicale riforma, prima della sua abolizione nel 2024.
L’obiettivo dell’intervento normativo è quello di sostituire il RdC con altri strumenti di sostegno alla povertà, da un lato, e di inserimento nel mondo del lavoro, dall’altro.
Vediamo quindi cosa cambierà per i percettori di Reddito e Pensione di cittadinanza nel corso del prossimo anno.
Cos’è, a chi è rivolto e come funziona il Reddito di Cittadinanza?
Prima di addentrarci nelle modifiche che la Legge di Bilancio 2023 ha previsto per questo sussidio, vediamo brevemente cos’è il RdC, a chi è rivolto e come funziona.
Il Reddito di Cittadinanza è stato introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 al fine di contrare la povertà e sostenere il reinserimento nel mondo del lavoro.
Questo è chiamato Pensione di Cittadinanza nei casi in cui tutti i componenti del nucleo familiare abbiano almeno 67 anni o se nel nucleo familiare ci sono persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.
Il funzionamento di tali sussidi avviene attraverso l’erogazione di una somma mensile su di una carta di pagamento elettronica e il suo ottenimento è condizionato alla sottoscrizione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) e del Patto per il lavoro presso il Centro per l’impiego, ovvero del Patto per l’inclusione sociale presso i servizi sociali dei comuni.
Alcuni soggetti, tuttavia, sono esclusi da questi obblighi, come:
- minorenni;
- beneficiari del Reddito di Cittadinanza pensionati;
- beneficiari della Pensione di Cittadinanza;
- chi ha almeno anni di età;
- soggetti disabili in base alla Legge del 12 marzo 1999, n. 68;
- persone già occupate o che frequentano un regolare corso di studi;
- chi si occupa di familiari in particolari situazioni alternative: minori di tre anni, disabili gravi e non autosufficienti, persone con particolari condizioni di salute, persone che frequentano corsi di formazione o tirocini e lavoratori in stato di disoccupazione.
Come sarà il Reddito di Cittadinanza 2023?
Chi continua ad aver diritto a Reddito e Pensione di Cittadinanza anche a gennaio 2023, riceverà la ricarica della carta RdC e PdC il 27 gennaio. Mentre i nuovi percettori a partire dal 15 gennaio.
Ecco, invece le novità introdotte dalla Manovra 2023:
- il sussidio sarà per un massimo di 7 mensilità e solo se si risiede e vive in Italia. Eccezion fatta per le famiglie con minori, anziani over 60 o disabili, che continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza per tutto il 2023;
- anche il lavoro stagionale è compatibile con il RdC ma fino ad un reddito di 3.000 euro;
- è obbligatoria la formazione (o riqualificazione) professionale per almeno 6 mesi;
- i giovani tra 18 e 29 anni che non hanno assolto all’obbligo scolastico dovranno frequentare un corso di formazione e conseguire il titolo “percorsi di istruzione degli adulti di primo livello”;
- dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro si decade dal beneficio;
- chi percepisce il RdC sarà inserito in progetti locali di pubblica utilità;
- la quota destinata al pagamento dell’affitto sarà indirizzata direttamente al locatore;
- chi si trova in stato di povertà assoluta riceverà anche il reddito alimentare.
Qual è il futuro del Reddito di Cittadinanza dal 2024?
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 e sopra viste, sono valide per l’anno 2023.
Mentre dal 2024 il Reddito di Cittadinanza verrà abolito e sarà sostituito da due strumenti di inclusione: uno per la lotta alla povertà degli inabili al lavoro e l’altro per le politiche attive delle persone occupabili.